Dopo la consueta adolescenza tra cori gospel e vocalist per funk-band in cerca di notorietà, Sharon Jones, alla non più verde età di cinquantotto anni e al suo sesto disco, si ritrova finalmente sincronica con quello che la gente vuole. Così riesce a soddisfare le attese del titolo: tanta Motown, in particolar modo le Supremes (“Now I See” e “Retreat!”), una spruzzata di Philadelphia (“We Get Along” e la sognante “Making up and Breaking Up (And Making up and Breaking up over Again”), la giovinezza degli anni ’60 (“Get up and Get Out”) e anche il Southern soul (la signora viene pur sempre da Atlanta, Georgia) di “Long Time, Wrong Time”. Se poi la gente voglia davvero questo o debba solo accontentarsi questo è un altro discorso; nell’attesa di scoprirlo rimettelo pure dall’inizio, male non fa. (Danilo Di Termini)